Lascio scivolare su di me
le malinconie e i piccoli frammenti
del giorno,
la luce fioca di un mattino, l’azzurro scintillio in un verso di passero,
il vento sul viso, un rossore improvviso,
perche’ penso a te.....
sei una finestra sul passato che si spalanca e si chiude,
sei rumore sordo di ferro che stride,
di calci dati a un sacco,
insegni alla violenza la sua sconfitta,
Mi chiedi e forse dovresti sussurrare
sfrontato e deciso,
senza ombra di rosee emozioni,
ma cio’ che io voglio , non e’ un amore
e’ un intreccio di anime forti
di corpi accaldati, di voci roche di limiti oltrepassati...
Ci inseguiamo da secoli nascosti dalle ore buie e dai mattini assonnati,
si percepisce il desiderio e il pudore,
chi siamo dunque noi due?
un addio un arrivederci un buon viaggio un ritorno un caffe un messaggio un volersi e appartenersi e sfuggirsi...
Mi avrai, ti avro’,
senza strascichi, senza poesia, senza indirizzi nuovi senza foto appese alle pareti,
saremo quello che ognuno vorra’..
semplicemente desiderato...
a presto ! quindi..e l’ultimo saluto....
Oggi scrivo per la prima volta dopo secoli di silenzio
e per questo ti ringrazio,
perche’ mai e sempre solo tu sai dirlo,
perche’ sei qui e distante
sei nella mente....e un sorriso nasce
a fior di labbra
quelle stesse che hai morso,e baciato..
ricordi??
Adesso e cosi’ domani chissa’?
FR@ APRILE 2016
